1950 – 1954
Con la fine della IIa Guerra Mondiale si torna lentamente alla normalità ed il trentenne Bruno Zavagli inizia a porre le basi della propria vita. Si laurea, diventa assistente universitario, si sposa, si crea una famiglia.
Non tralascia, però, la passione per la scherma che continua a praticare nel “Circolo Dilettanti di Scherma” di Roberto Raggetti, il circolo che il campione marchigiano – sui “resti” del precedente “Circolo di Scherma”, nel quale aveva brillato Nedo Nadi – aveva ricostituito con il discepolo “fiorettista” Giorgio Bocchino, vincitore tra l’altro di un oro ed un bronzo ai Giochi Olimpici di Berlino del 1936, nonché 2 ori ed un argento ai Mondiali del 1936 e 1937.
Alla morte di Roberto Raggetti (1950) si decide di intitolare il Circolo al grande campione e di continuarne la tradizione.
Il “Circolo di Scherma Raggetti” riparte, dunque, dalla serie C ma con la dedizione di tutti i propri appassionati inizia l’ascesa verso la massima serie.
Già nel 1951 il Circolo ottiene la promozione in Serie B e si prepara al salto in Serie A.
E’ il momento convulso degli incontri decisivi per il passaggio nella massima serie ed anche le testate giornalistiche sportive ne danno ampio risalto.
FINALMENTE LA SERIE A
La cena dei festeggiamenti…
… e la premiazione nella sede del Circolo in Borgo S.S. Apostoli
Ma non si fa a tempo a festeggiare il titolo nazionale ed il passaggio alla serie A che il Circolo Raggetti viene assorbito da una nuova importante attività: l’organizzazione del Torneo Internazionale di Scherma da svolgersi nei locali della Mostra Mercato dell’Artigianato il 29 e 30 Marzo 1952.
Prima di tutto un’occasione per ritrovarsi con gli allievi di Roberto Raggetti …
… poi per offrire al pubblico fiorentino, accorso numeroso …
… l’entusiasmante e combattuta finale tra:
Renzo Nostini
[in carriera: 4 argenti alle Olimpiadi; 7 ori e 7 argenti ai Mondiali]
e
Edoardo Mangiarotti
[in carriera: 6 ori e 5 argenti alle olimpiadi; 13 ori e 8 argenti ai mondiali]
§ § §
A novembre 1952 il Circolo Raggetti torna ad incrociare le armi nei primi incontri della Serie A …
… ma ormai ha acquisito una caratura internazionale e nell’aprile del 1953 si mette in evidenza nel torneo Internazionale di Amsterdam dove si classifica secondo nel torneo a squadre e vince la prova individuale di Fioretto con Rinaldo Giusti.
Bruno, trentatrenne, comincia a perdere qualche “colpo” e si è trattenuto a Firenze per un incontro sportivo con gli avvocati di Parigi.
L’incontro con l’Avv. Normand
I campionati Toscani, …
… la trasferta a Goppingen, …
… e l’incontro di “ritorno” con gli Avvocati del Foro di Parigi...
… sono le ultime tracce della sua attività sulla pedana.
Bruno cessa l’attività agonistica ed “attacca la maschera al chiodo” ma prosegue a seguire la scherma con passione curando la vita del “Circolo di Scherma R. Raggetti” ed impegnandosi in ruoli istituzionali con la F. I. S. [Federazione Italiana Scherma].